Note: Il romanzo narra il travaglio di una famiglia composta dal padre cattolico, la madre ebrea e i tre figlioletti tra cui Doro l’ultimogenito, lo sfortunato protagonista della vicenda. Il contesto storico è quello a ridosso del 1938, l’anno delle famigerate Leggi razziali mutuate dalla Germania Hitleriana. Scaturite da un clima di follia, una follia pervasiva dapprima individuale poi divenuta collettiva, maturata nel corso del regime fascista, quelle Leggi rappresentano l’acme del persecutorio accanimento verso una parte ben definita della popolazione, la cui unica colpa era quella di essere venuta al mondo. In questo clima gli echi del tumultuoso precipitare degli eventi politici e sociali, uniti al dramma del piccolo Doro, contribuiscono ad alimentare le tensioni in seno alla famiglia fino a causarne lo sconvolgimento, provocando altresì sensazionali metamorfosi sul piano psicologico, ma non solo, in capo ad alcuni componenti. Metamorfosi stupefacenti che preludono a quelle tragiche cui andranno incontro gli italiani per troppo tempo soggiogati dall’illusorio fascino della nefasta dittatura fascista. |