Note: In questo atto unico, che sembra richiamarsi al teatro dell’assurdo di matrice ioneschiana, si stigmatizza il delirio dei nostri gesti quotidiani intrisi di meccanismi di accumulo e di reiterazione. Al centro c’è il personaggio di un’attrice, Perla, che si interroga sugli aspetti quotidiani della sua professione, le incertezze, gli oggetti, gli appuntamenti mancati e così via. A complicare le cose, approda in scena un agente di polizia in borghese in piena missione di ricerca che viene risucchiato dalla strampalata confusione di Perla in un turbinio di entrate / uscite fino alla conclusione del tutto inaspettata con l’irruzione di una coppia di extracomunitari alla ricerca di un posto ove vivere. Delirio a quattro, per parafrasare ancora Ionesco, in questa che può definirsi una esilarante commedia surreale. |