Note: Napùl, un nome che sta a metà tra Napoli e Kabul. Una metafora per raccontare una città in guerra quotidiana, perennemente a cavallo tra presente e passato, oriente e occidente, slanci poderosi e cadute dolorosissime. Il tutto, nei difficili tempi della camorra imprenditoriale, dei traffici di droga e, soprattutto, del terrorismo islamico.
Quindici racconti sulla Napoli d’oggi, una città-soglia filtrata dagli occhi e dalle vite di chi la abita; esistenze vulcaniche che possono far luce sul mondo contemporaneo, sulla nostra quotidianità ricca di conflitti, di paure e di contraddizioni. Ma anche di tanta speranza e di un pizzico di sana ironia, perché in fondo la metropoli partenopea è la metafora del mondo che stiamo vivendo.
Tra queste pagine si incontrano i personaggi più disparate: un ragazzo che rinverdisce un antico mito ellenico; babygang in azione contro un autobus fermo nel traffico; un padre malavitoso che osteggia il fidanzato della figlia; i ricordi dell’11 settembre filtrati da chi di persona ha conosciuto gli attentatori; una madre costretta a far arrestare il figlio violento e tossicodipendente; il tragicomico destino di un boss malavitoso e quello beffardo di un trans nel giorno della strage di Parigi; e altro ancora…
Storie realiste e grottesche, drammatiche e comiche, narrate attraverso una lingua vivida, commistione tra napoletano e italiano, voce sincera di una città-mondo che merita di essere ascoltata. |