Note: Il volume raccoglie versi e prose brevi, come è nello stile dell’autore. Scritti in date diverse hanno, tra l’altro, un filo conduttore, che è la materia dominante per il poeta: il silenzio, «voce» spesso del dolore; «voce» ancora della stessa parola, quanto si sente sconfitta, svuotata d’ogni significato e senso. Il poeta sembra volersi affidare semplicemente al lettore, perché possa scoprire quello che in fondo l’autore esprime nel proprio intimo nascondendosi, quasi facendo proprio l’assunto di Calvino: «Scrivere è sempre nascondere qualcosa in modo che poi venga scoperto.» E nella lettura può capitare che sia il lettore a leggervi, nella voce del poeta, se stesso. |