Note: La metafora della vita come viaggio ha tentato sin dall’alba della letteratura romanzieri e poeti: l’esistenza umana è un lungo itinerario dalla meta sostanzialmente ignota, ma che può costituire un arricchimento, una catarsi, o anche un mostruoso equivoco. Dai tempi di Dante Alighieri l’uomo si è abituato a riconoscere, durante il corso della sua vita, momenti e periodi di caduta, fisica o morale, che possono essere corretti solo ripristinando un superiore equilibrio, riacquistato grazie a più o meno complessi itinerari miranti a riannodare le fila del cosmos che la nostra caduta ha momentaneamente spezzato. A questa antica e sempreverde suggestione letteraria non è sfuggito Alessio Blasetti, giovane ma promettente autore siciliano del quale questo romanzo, dal taglio audace e sperimentale, costituisce un’ottima prova d’esordio. In modo quanto mai originale Blasetti opera qui una insolita commistione tra il classico tema della vita come viaggio e quello, più moderno e insolito, almeno fuori dalla letteratura fantascientifica, della possibilità di mutare la propria vita attuale ritornando indietro nel tempo. |