Note: Ousman è uno tra i primi dei tanti fortunati naufraghi approdato in Italia nel 2014 tra mille vicissitudini, accettato in Italia ed aiutato dall’Organizzazione Europea Profughi che gli ha dato casa, spesato di tutto, acculturato secondo una logica occidentale, che dopo tante peripezie si trova oggi in Spagna come lavoratore agricolo con un improbabile futuro; ha avuto modo di sposarsi con una ragazza del suo Paese, il Mali, un piccolissimo Stato del Centr’Africa. Ma è solo uno dei tanti poveretti che hanno lasciato o fuggiti dai loro paesi per necessità, ognuno con la propria storia di guerre, di miseria e di tribolazioni. E’ l’eterno dilemma dell’Italia che è sempre stata terra d’approdo nei secoli passati, da conquistatori, avventurieri, pellegrini, cinematografari, sbandati, derelitti che hanno sempre visto il nostro Paese come l’Eldorado, terra di ricchezza e di sogni proibiti, dove le veline di Gianni Boncompagni promettevano delizie sculettando, e Raffaella Carrà prometteva milioni coi fagioli. |