Passi falsi di Maurice Blanchot 

€ 29,00

 

Passi falsi
di Maurice Blanchot,  2020,  Il Saggiatore
FILOSOFIA
ISBN: 9788842827849
condizioni: NUOVO

Note:
Prima raccolta di saggi di Maurice Blanchot, Passi falsi è uno snodo imprescindibile nello sviluppo del pensiero del critico francese. A fondamento di questo corpo di brevi analisi monografiche è l’indagine, letteraria e filosofica, sull’atto dello scrivere. Blanchot riflette sulla necessità di una transizione dai paradossi dell’angoscia a quelli del linguaggio. Lo fa senza mai disattendere le tensioni affettive che si fissano alle espressioni linguistiche, sottolineando però che il pathos dell’angoscia è, in ultima istanza, grottesco. «Uno scrittore che scrive: “Sono solo”, o come Rimbaud: “Sono veramente d’oltretomba”, può venir giudicato quasi grottesco» dichiara Blanchot, poiché «è grottesco prender coscienza della propria solitudine rivolgendosi a un lettore, e con mezzi che impediscono all’uomo di essere solo.» Nell’indagine di Blanchot queste contraddizioni del linguaggio rivelano una carenza, un’assenza costitutiva, una totalità connotata dal segno meno, un vuoto centrale che rappresenta nel contempo l’irraggiungibile luogo d’origine della letteratura.

Con Blanchot la linea di demarcazione fra opera critica e opera autoriale, tra critico e scrittore, si dissolve; protagonista assoluto è il linguaggio, esplorato nei saggi sulla poesia e sulla narrazione, sul silenzio e sul simbolismo, sul romanzo e sulla morale, sullo straniero, sull’enigma, sul tempo. E infine sulla possibilità stessa della letteratura in Blake, Balzac, Rimbaud, Gide, Rilke, Bataille, Sartre, Camus, Queneau e altri ancora.

Frutto di una delle menti più fini della critica novecentesca, Passi falsi ci rammenta che il segreto della letteratura non è stato tradito: la fascinazione continua.


Traduzione di Elina Klersy Imberciadori

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