Note: Protagonista del romanzo è François Lepic, un ragazzino introverso, soprannominato Pel di carota per il rutilismo, il quale è angariato in casa da una madre arida, che non lo ama, e vessato dai fratelli maggiori Felice ed Ernestina. Qualche sentimento di simpatia gli viene solo dal padre, sia pur inespresso e soffocato; anche l’uomo però è vittima della dispotica moglie. Pel di carota cerca con tutto l’impegno di soddisfare le richieste della madre e di cavarsela come può nell’ostile ambiente familiare. Non difende, come pure avrebbe voluto, l’anziana domestica Onorina quando viene licenziata dalla signora Lepic per una mancanza compiuta in realtà dal ragazzo. Verso la fine del libro, l’infelice ragazzino tenta addirittura il suicidio con un secchio d’acqua fresca. La madre lo aveva previsto poco prima nelle sue litanie affermando: «È così vanitoso che, per rendersi interessante, si ucciderebbe con le proprie mani». Ma l’autore non ne dà particolare rilievo, racchiudendo l’episodio in tre concise righe. Dopo la passeggiata tra padre e figlio fino alla strada vecchia, la resa è inasprita dalla descrizione di un mondo sordido dove l’unico elemento vivo sembra essere la cattiveria, ma finalmente Pel di carota percepisce un senso di vicinanza con il padre. |