Note: Uno dei maggiori politologi europei mescola la personale passione per la politica con un’analisi razionale, che individua e smaschera i meccanismi dell’arte di governare. Attento osservatore della politica britannica, Dunn la pone a confronto con quella italiana per rileggere poi alcuni temi fondamentali del suo pensiero: la possibile applicazione della dottrina politica classica (Tucidide e Platone) alle situazioni contemporanee, l’attenzione dei politici ai problemi dei cittadini, il rapporto tra collettivismo e competitività economica, la democrazia, centrale nella moderna legittimità politica, ma in contrasto violento con la realtà pratica dello Stato moderno. Da questa tensione etica scaturisce la questione che domina le ultime pagine di “Pensare la politica”: l’espansione della democrazia e la globalizzazione delle relazioni economiche favoriscono gli interessi a lungo termine degli uomini o li minacciano? Dunn sottolinea che né la democrazia nella sua attuale forma, né la globalizzazione economica possano considerarsi appieno un bene per l’umanità, anche se ognuna a suo modo è un’impresa umana straordinaria, “una prodigiosa conciliazione di intelligenza, pratica, potere, determinazione e tolleranza”. |