Note: Il filo conduttore di Pensieri in Disordine sembra essere la semplicità: un animo semplice che esprime pensieri, emozioni e sentimenti, graziosi nella forma e nella sostanza e facilmente intellegibili. La semplicità è forza e debolezza allo stesso tempo: è forte chi ha il coraggio di esprimere sé stesso senza sovrastrutture. È debolezza rispetto alla dissonanza con un mondo che tende a complicare il tutto per renderlo confuso e suscettibile di interpretazioni anche faziose. Di sicuro la semplicità è un dono che l’autrice ha in sé e che regala al lettore. Chi scrive esprime tutta la sua preziosa e rara ingenuità. Nessuna pretesa. Nessun dogma. Pagine come dipinti, ogni pagina una descrizione di sé da angolatura diversa. La si riconosce nel desiderio di purezza, nella ricerca di purificazione dal peccato anche se risulta difficile capire di quale peccato la sua anima cerca di eliminare ogni alone. Mondo fantastico, quasi di sogno, sogno che non vuole cadere alle brutture del mondo ma che con le sue parole cerca di rimanere nella bolla dove è sempre primavera e dove il sorriso regnerà su tutto. Un interrogativo resta: riuscirà Sara a conservare la sua visione fiabesca del mondo? |