Note: Contrariamente a quanto immaginato da letterati della politica e da cineasti portati a risolvere i propri sensi di colpa con una supposta vocazione sociale, la classe operaia non va né in paradiso né all’inferno. Questo libro cerca di chiarire che semplicemente evolve, cambia, insieme con l’evolvere dei mezzi di produzione. Dalla tuta blu al camice bianco. Dall’operaio all’operatore. Resta in piedi la contraddizione strutturale dell’impresa moderna: una struttura di dominio che però non può funzionare senza la collaborazione di tutti coloro che vi partecipano. In questo senso, l’emancipazione operaia non potrà essere un regalo delle circostanze, tanto meno il frutto degli sforzi, più o meno narcisistici, dei «volontari del proletariato» che scrivono della rivoluzione operaia senza aver mai messo piede in fabbrica. L’emancipazione operaia sarà l’esito della lotta degli stessi lavoratori, per i quali l’industrializzazione non è un tema accademico, ma un’esperienza di vita. |