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Più silenzioso dell'acqua - Berislav Blagojevic - Stilo, 2019
- Codice prodotto: 266164762559
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Più silenzioso dell'acqua
di Berislav Blagojevic
Editore: Stilo Editrice
Collana: Limina
Edizione: 2
Traduttore: Capasso D.
Data di Pubblicazione: aprile 2019
EAN: 9788864792194
ISBN: 8864792198
Pagine: 120
Formato: brossura
Trama del libro
La guerra semina morte anche tra chi è rimasto in vita, una morte lenta fatta di rimorsi e fantasmi. Reduce dal conflitto fratricida serbo-bosniaco seguito alla disgregazione dell'ex Jugoslavia, Danilo Misic è consumato dal senso di colpa per un fatale errore commesso sul campo di battaglia e si è chiuso in una prigionia mentale in cui trova spazio solo un dialogo immaginario col poeta russo Daniil Ivanovic Charms. Ruotano attorno a Danilo i cinici medici dell'ospedale psichiatrico, la moglie Radmila, il dottor Borkovic che lo tiene in cura. Fanno da cornice le contraddizioni del dopoguerra: la corruzione, l'impunità dei carnefici, i traumi personali e collettivi di un conflitto che neppure l'intervento di forze sovranazionali è riuscito a fermare. Più silenzioso dell'acqua è un requiem privo di schermi ideologici su una guerra che non ha visto vincitori ma solo vittime.
di Berislav Blagojevic
Editore: Stilo Editrice
Collana: Limina
Edizione: 2
Traduttore: Capasso D.
Data di Pubblicazione: aprile 2019
EAN: 9788864792194
ISBN: 8864792198
Pagine: 120
Formato: brossura
Trama del libro
La guerra semina morte anche tra chi è rimasto in vita, una morte lenta fatta di rimorsi e fantasmi. Reduce dal conflitto fratricida serbo-bosniaco seguito alla disgregazione dell'ex Jugoslavia, Danilo Misic è consumato dal senso di colpa per un fatale errore commesso sul campo di battaglia e si è chiuso in una prigionia mentale in cui trova spazio solo un dialogo immaginario col poeta russo Daniil Ivanovic Charms. Ruotano attorno a Danilo i cinici medici dell'ospedale psichiatrico, la moglie Radmila, il dottor Borkovic che lo tiene in cura. Fanno da cornice le contraddizioni del dopoguerra: la corruzione, l'impunità dei carnefici, i traumi personali e collettivi di un conflitto che neppure l'intervento di forze sovranazionali è riuscito a fermare. Più silenzioso dell'acqua è un requiem privo di schermi ideologici su una guerra che non ha visto vincitori ma solo vittime.
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