Note: Un’ampia antologia di poesie selezionate dallo stesso poeta ci introduce nel poliedrico universo borgesiano. Egli conosce come nessuno il piacere pericoloso della lettura. Gioca e falsifica. Fingendo di essere un istrione, si applica sempre nuove maschere sul volto. Fugge se stesso in altri se stessi, che lo inquietano ancor di più: si insegue e si nasconde attraverso simboli, ombre, tropi, metafore, enciclopedie, libri veri e immaginari, labirinti veri e sognati. Alla fine di questa lunghissima fuga nessuno può affermare se Borges abbia davvero trovato la propria identità o l’abbia eternamente smarrita. |