Il fascino degli anni’90 è apprezzabile anche nelle figure dei relativi portieri, perfetti esempi di una scuola italiana che proprio in qual periodo ha dato il meglio di se, non solo ai massimi livelli.
Massimiliano Lucchetti ne racconta 12, più 3 particolari extra, che si sono distinti nel cosiddetto calcio di “provincia”, mettendo in luce doti tecniche ed atletiche notevoli e potendo alimentare qualche rimpianto per una carriera che avrebbe potuto vederli difendere con continuità le porte delle squadre più blasonate.
Nel ripercorrerne la carriera l’autore ne traccia un buon profilo tecnico e ne evidenzia i momenti salienti e critici, anche attraverso il racconto della parate più belle e decisive e della vicissitudini, talvolta fortuite, che in qualche modo ne hanno ostacolato il “volo” al rango più alto del calcio italiano.
In una narrazione sciolta quanto esauriente si apprezzano nuovamente le gesta tra gli altri di Fabrizio Ferron, Giampaolo Spagnulo, Pino Taglialatela e Giacomo Zunico, rendendosi conto di come fosse alto il livello del calcio italiano e di come certi profili trasmettessero grande fascino.
Emerge altresì un attaccamento alla maglia ed in rispetto per i tifosi che è proprio del periodo e che che vede i suddetti portieri ergersi ad icona ed idoli non solo per le prestazioni in campo.
Essendo cresciuto con il calcio degli anni’80 e 90 ho molto apprezzato l’entusiasmo e la competenza con il quale Lucchetti racconta personaggi ed atleti che sembra riduttivo chiamare marginali, in quanto eccelsi e significativi interpreti di un’epoca calcistica, ahimè, irripetibile.
Se amate quest’ultima ed avete un debole per il ruolo di estremo difensore il libro vi regalerà piacevoli emozioni.
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