Note: Nel dicembre 1943, Vincenzo Colombo risponde alla chiamata alle armi per evitare rappresaglie contro la sua famiglia. Crede di fare la cosa giusta, inconsapevole di stare per commettere, invece, il più grave errore della sua vita. Un’educazione fascista, un padre in Cina, i timori postbellici, qualche amore giovanile e poi l’incontro con la futura moglie sono gli ingredienti di una vita normale, tenacemente vissuta dalla parte sbagliata. “Potevo avere gli occhi a mandorla” è il racconto di un figlio alla scoperta dell’intimità nascosta di un padre, è l’eredità morale di un’intera generazione di sconfitti, un tassello da inserire nel puzzle della memoria controversa di un popolo ancora diviso, ed è anche un confronto con le memorie familiari di Christine, l’amica e collega tedesca, durante un week-end berlinese denso di rievocazioni e complicità inaspettate. |