Note: La riflessione profonda diventa necessaria di fronte a tanta violenza e indifferenza; paradossalmente, il silenzio esige di parlare, denunciare, raccontare al mondo gli eventi macabri causati dagli uomini dal cuore di pietra che hanno perso ogni sembianza umana: la gente che muore attraversando il mare, le guerre, la povertà, l’abbandono dell’essere per apparire, i disastri ambientali, i muri di odio eretti contro l’altro, il diverso, le mani macchiate di sangue, i sorrisi spenti, i bambini massacrati, le urla, le lacrime, i morti. In queste immagini inquietanti e distopiche si deve smettere di tacere. Il poeta invoca la parola, quella coraggiosa, adatta, forte perché entri nei versi e nei canti dei poeti per liberare l’uomo e la sua mente, per raccontare e ricordare, per orientare, per sognare, per svelare, per scrivere, riscrivere e plasmare la vita, per lasciare delle tracce di verità sulla storia di questa umanità moribonda che ritualizza incessantemente dolori e delusioni. (dalla prefazione di Albana ALIA) |