Note: … era quindi per Valter solo l’ultimo atto di una lunga catena quello che ora si apprestava a compiere entrando nei locali dove avrebbero aperto le casse, estratto i macchinari per disporli fisicamente nella sequenza originale. A seguire si ricollegavano elettricamente e pneumaticamente fra loro le macchine facendo scorrere dentro le canalizzazioni i cavi elettrici e i tubi dell’aria compressa e del vuoto, ricreando così la struttura della linea. Preliminari lunghi ma importanti per un collaudo finale di produzione effettiva con tanto di numeri e controlli dopo il quale si sperava di lasciare il tutto perfettamente funzionante in mano al cliente. Questo era il programma teorico e auspicabile di ogni installazione che Valter si augurava potesse combaciare col quanto lo attendeva…
…man mano che i grattacieli si allontanavano il paesaggio mutava nel verde tropicale e a curati prati, con immerse altrettante grandi splendide abitazioni in stile chiaramente europeo, o meglio di presumibile architettura coloniale inglese. Paul disse che questi erano i Nuovi Territori, cioè terre di mezzo fra la città di H. Kong e il confine cinese. Infatti la fabbrica del cliente era situata in una zona industriale relativamente tranquilla e poco movimentata, se non da un via vai di furgoni merci… |