Note:
La fisica classica è basata sul concetto di “determinismo”. L’evoluzione di un fenomeno naturale, in una concezione deterministica, si basa sul principio della causalità, ovvero fondato sul rapporto di necessità tra causa ed effetto.Se tiro un calcio ad una palla, che possiamo definire “causa”, non posso che avere come “effetto” un lancio a debita distanza. Fin qui tutto semplice. Agli inizi del ventesimo secolo arriva la FISICA MODERNA, che poi tanto moderna non è, visto che ha più di 100 anni.La Fisica moderna si suddivide in due grandi branche: la relatività di Einstein e la fisica Quantistica.La relatività di Einstein, si rivolge ad oggetti in movimento a velocità paragonabili a quelle della luce (Relatività ristretta o speciale) ed entità di grandi dimensioni nel campo del macrocosmo (Relatività Generale). La Relatività, pur essendo classificata come Fisica moderna, continua ad essere una teoria “deterministica”. La fisica quantistica, invece, studia la realtà infinitesima (microcosmo), dove la natura ha un comportamento molto bizzarro: si compone di particelle infinitesime disordinate, difficilmente rappresentabili singolarmente, anche se nel complesso poi creano un ordine sorprendente.Una molecola d’acqua costituita da una moltitudine di elementi infinitesimi (atomi, protoni, neutroni, elettroni, quark, ….) uniti fino a formare ad esempio “il mare”, si mostra a noi di un ordine, una bellezza ed una eleganza senza precedenti.La fisica quantistica è una teoria di tipo “indeterministica”, ovvero studia la materia nel suo comportamento pressappoco come l’uscita di un numero in un lancio di dadi.Nonostante entrambe le teorie abbiano raggiunto una condizione nella modellazione dei fenomeni fisici senza eguali, molti sono i fisici ancora al lavoro nella ricerca di una teoria unitaria che comprendi lo studio dell’infinitamente piccolo (Fisica Quantistica) e lo studio dell’infinitamente grande (Teoria della Relatività).I due campi della fisica moderna si contrappongono nei concetti deterministici della Relatività e nei concetti indeterministici della Fisica Quantistica.Ai tempi della formazione della Teoria della Relatività, la Teoria quantistica non aveva ancora raggiunto la maturità dei giorni d’oggi; Einstein lavorò comunque ad una teoria unitaria dei campi che comprendesse una rappresentazione conciliata dei fenomeni quantistici e gravitativi, però questa volta senza successo.Ad oggi una tale teoria denominata “Teoria del tutto” continua a non esistere, nonostante le numerose proposte, tra le quali la più nota è la famosa Teoria delle Superstringhe.Con la presente esposizione, ho cercato di trattare i temi con un approccio innovativo rispetto a molti altri trattati che spesso risultano troppo “divulgativi” per una corretta comprensione delle teorie oppure in alternativa presentano una elevata dose di “matematica universitaria”. Per quanto possibile è stato utilizzato un linguaggio sufficiente ad essere interpretato con competenze matematiche e fisiche che si apprendono in un liceo, in modo da far comprendere principalmente i concetti senza però tralasciare le rigorose formule e dimostrazioni matematiche.Il presente testo non si arroga la prerogativa di essere esaustivo nell’interpretazione della teoria quantistica e della relatività di Einstein, ma è certamente utile per acquisire nozioni al fine di poter comprendere in visione scientifica i testi in commercio di carattere divulgativo sull’argomento e comunque creare ottimi presupposti per futuri approfondimenti di carattere universitario.Ho preferito separare in due ben distinte sezioni le due teorie della fisica moderna: la prima parte sarà dedicata alle due teorie sulla Relatività e la seconda parte alla teoria sulla Fisica Quantistica. |
