Note: Ci sono parole che dicono più di quanto dovrebbero. Ho visto tua madre sul divano con quell’uomo addosso. Più di quanto vorremmo. Gli mangio più vicino di quanto pensano. Se ti sfiorano, le riconosci: forse le hai sentite già. Quando il destino ti passa sopra / ti trascina dove vuole. Restano immobili in un punto di noi. I rimorsi...le colpe... / non dovevo entrarci. Che non è la testa e non è il cuore. Devo andar via. / Qualcuno mi pesterà, lo sento. Perché è tra la testa e il cuore. Vengo fuori dalla sua bocca aperta. Dentro non gli è rimasto nulla. E poi rallentano, dondolano e si fermano nella memoria. ...pensando all’eternità, / a quel velato mistero / della vita, dove lento è il passaggio, lento / il divenire, per uno scarafaggio. (…)* *Dalla recensione di Chiara Lico, scrittrice, giornalista e conduttrice Rai. |