Note: A dispetto del titolo, Scemo chi legge è una raccolta di racconti che spaziano fra concetti quasi intellettuali a racconti semi biografici, romantici e anche un po’ volgari, tutti senza censure e nello stile crudo dell’autore. Anche se tra questi non c’è un filone logico che sembra collegare un racconto all’altro, sembra quasi una costante l’ambientazione da bar dove il più delle volte l’autore trova l’ispirazione nel fondo di un bicchiere. Questo titolo non racchiude un particolare messaggio di provocazione; Scemo chi legge non è altro che l’espressione del suo carattere ironico e del suo modo di pensare fuori dalle righe. Il mio lettore medio è una persona che non legge molto, quelli che non sono grandi mangiatori di libri ma che sanno apprezzare la scrittura; hanno buon gusto. |