€ 19,00

 

Sconosciuti a se stessi
di Pascal Schembri,  2021,  Temperatura Edizioni
SAGGISTICA
ISBN: 9788894602425
condizioni: NUOVO

Note:
Un libro inchiesta sul solco della migliore produzione dell’autore di Perché gli uomini picchiano le donne e Femminicidio - Loro si sono salvate, tra la letteratura e il saggio, una raccolta di testimonianze sul disturbo della personalità che attraverso i secoli ha cambiato molti nomi rimanendo l’emblema dell’inspiegabile improvviso mutamento umano. Sconosciuti a se stessi sono gli individui affetti dal disturbo bipolare che quando sono felici esagerano e quando sono tristi sono troppo tristi. Alcune persone di successo, geniali e controverse, ma anche una moltitudine di creature senza fama e senza gloria si sono trovate a sperimentare, spesso dalla tarda adolescenza, queste montagne russe dell’umore capaci di renderle irriconoscibili da un istante all’altro. Da Vincent Van Gogh a Richard Wagner, da Napoleone Bonaparte a Winston Churchill, da Giacomo Leopardi a Kurt Cobain, andando poi lungo l’elenco che vede Vittorio Gassman e Indro Montanelli, Axel Roses, Ben Stiller, Robin Williams, Mike Tyson, gli alti e bassi tra talento e suicidio, tra infelicità e lampo di genio sono stati ricondotti al disturbo bipolare. Le storie narrate da Schembri non parlano dei grandi, celebri e disperati, quanto delle persone ritenute normali, in ambito non eccezionale, nelle famiglie comuni e nella vita di tutti i giorni. Tutte hanno in comune questi sbalzi inattesi, queste reazioni inspiegate, la traballante insicurezza della realtà quotidiana. Le cure, i farmaci, la loro sospensione, gli esiti dannosi e quelli fortunati, la costanza necessaria alla cura, la volontà di superare le sconfitte, l’infinito amore messo in campo dai parenti, la pazienza: tutto questo e molto altro è narrato in un libro che attraverso la letteratura cerca di aiutare la scienza, con la consapevolezza che esistono aree dell’esistenza umana che solo la poesia può riuscire ad afferrare e comprendere interamente. Il narratore ascolta e, nelle storie dei suoi intervistati, riesce a intravvedere un filo conduttore, un minimo comun denominatore che nei resoconti pubblicati finora pare essere sfuggito. Il sentore di una scoperta sotto gli occhi di tutti filtra attraverso le righe del libro offrendo una nuova prospettiva alla dinamica di questo diffuso disturbo dell’umore. Non sarebbe la prima volta che la letteratura viene in soccorso alla scienza.

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