Note: L’immaginario, nel quadro della poesia moderna o contemporanea, come meglio vogliamo definirla, si incentra su alcuni dettagli, che toccano l’aspetto sia linguistico, sia fantastico, sia metaforico. Tre elementi importanti, significativi, che io ho sempre trovato nella poesia di Pasquale Montalto. Una poesia che si intreccia con un modulare che è prettamente giocato intorno al rapporto tra parola e contenuto, tra forma e destino del racconto, perché anche in poesia il raccontare della parola diventa un raccontare vivo all’interno di un percorso, che è un percorso non soltanto letterario, ma è un percorso specificatamente umano e esistenziale. E questa poesia, questo verso scavato direi dentro l’esperienza del poeta, intendo dentro l’esperienza dell’estetica del linguaggio, ci porta poi a capire e a comprendere soprattutto il tema delle immagini. Le stesse immagini che diventano poi immaginario.
Ora il rapporto tra Pasquale Montalto e Francesco Fusca, col quale ero legatissimo e sul quale ho scritto di recente alcuni saggi e, lo dico con molta onestà, mi rende molto difficile, se non dolorante, parlare di Franco, l’amico Franco, e lo faccio per la prima volta in termini di scrittura letteraria, in termini di realtà linguistica e di estetica sulla poesia, ha reso possibile questo viaggio letterario, la sua permeabilità attraverso un significato che ha un senso e un orizzonte che è il tempo.
Nella poesia di Francesco Fusca credo che ci sia il tempo che domina, un tempo dominante che è caratterizzato dai temi più frequenti: l’amore, la madre, il paesaggio, il mare, i luoghi ancestrali, il suo essere di una cultura mutuale e etnica. |