Note: «Ebbi una zia che si chiamava Sara / Paffuta, bionda, rosa e zuccherosa / Le successe, mi pare, qualche cosa / O Ione era la bionda e la più cara. Suonano insieme d’Eros la fanfara Nel recinto di vita malmostosa / D’un pinocchietto in malaticcia posa / E gli addolciscono la bocca amara. Forse se sono vivo glielo devo / Talvolta il suicidio decidevo / Ma distraevano i loro bisticci / Così eccitanti nella primavera Poco coperta da stoffa leggera: / Miravo e non facevo più capricci». |