Note: Sorella impeccabile, Mamma ambientalista, Papà intransigente. E poi Mia, sedici anni e mezzo, adolescente scomoda, un po’ artista un po’ aliena, fuori dal gruppo per vocazione. È l’identikit della famiglia Menin, ovvero quattro universi a sé riuniti quasi per caso sotto lo stesso tetto. Finché una grave malattia della madre non fa saltare per sempre gli equilibri. Allora le maschere cadono una dopo l’altra come le tessere di un domino: Mamma non è la supermamma col sorriso sempre stampato; Papà non è il custode dell’ordine e della morale; Stella non è la liceale tutta cervello e niente sentimenti. E Mia non è l’isola che pensava di essere. Anzi, per affrontare la situazione, deve scoprire quanto sono importanti gli altri. Tutti gli altri. I suoi compagni di scuola, emo o alternativi, con cui pensava di non avere proprio niente in comune. I professori, che le sono sempre sembrati degli inetti. E Andrea, che scappa alle definizioni e fa breccia nel muro che Mia si è costruita intorno. |