Note: Un genio assorbito dalla sua grande passione e mosso da un’ansia creativa che gli faceva perdere la misura delle cose e il senso del denaro; un genio sotto le spoglie di uomo semplice e allo stesso tempo complesso […] che si scoprì scultore quando gettò alle ortiche la camicia di forza dello scalpellino e del falsario che spudorati mercanti gli avevano ritagliato addosso. La voce narrante nel romanzo è Giovanni, figlio di un gerarca fascista, che, per far decollare la propria carriera da giornalista, decide di realizzare un servizio sullo scultore Alceo Dossena, spesso ingiustamente descritto come un falsario. Il culmine della vena passionale e artistica di Dossena emerge nel momento in cui narra la complicata genesi della sua Deposizione dalla Croce, opera in cui l’artista ripropone a suo modo il capolavoro forse più famoso dello scultore e architetto medievale Benedetto Antelami. Sotto false sembianze è un’opera che, a tratti, assume le vesti di un documentario ma che, contemporaneamente, fruga nella mente dell’artista e alimenta l’enigma che aleggia attorno alla sua morte. Realtà o crudele ipotesi di cui, purtroppo, lo stesso Giovanni cade vittima. |