In un litorale che non è né mare, né spiagge ma periferia della periferia di Roma, il fango dell’agro, l’incuria e i canali di bonifica s’intrecciano alle vite di Fabio, Cristina, Marco e Gloria. Vite diverse, ma anche uguali. Ragazzini e amici i primi. Adulti e, forse, amanti i secondi. Le loro storie ciondolano fiacche, in un’infinita e straziante quotidianità, finché un piede, ritrovato nelle acque putride di uno dei canali, le lancia in una rincorsa folle, insieme a personaggi imbarazzanti e grotteschi, che vengono via via trascinati nei vortici della storia dagli sbuffi frenetici di un’afa estiva, che vuole amalgamare tutto in un’unica mistura. Su questa giostra, che gira e impasta la vita dei protagonisti con le triviali bizzarrie del vicinato, un mistero sotterraneo, ancestrale e stupefacente, inonda e allaga ogni cosa, in una torbida e nauseante alluvione.
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