Note: Scrissi il mio primo libro in un romanesco un po’ rivisitato, tant’è vero che non sono romano. Con il secondo invece, decisi di aggiungere qualcosa in dialetto, il dialetto del mio paese: Marcellina (RM). Adesso invece ho deciso di scriverlo interamente in dialetto per omaggiare la mia terra, una terra bagnata dal sangue, dal sudore e dalle lacrime dei nostri nonni e dei nostri padri, affinché la nostra lingua non venga dimenticata. E soprattutto per far ricordare, che chi parla in dialetto non è una persona ignorante, ma solo una persona che conserva i valori delle proprie radici. Orgoglioso di farne parte. |