Note: Bere acqua per potersi dissetare. Questa appare la rivelazione confessata da Maria Rosaria Lussu dentro lo SPAZIO EmmE. Impressa nelle parole alle prese coi versi, la questione vitale che prende il sopravvento è la necessità d’amare. In un epoca in cui lo straordinario si può rintracciare solo nella semplicità, rara qualità che copiosa Maria Rosaria esprime nelle sue ondeggianti liriche, anche la parola morte, non deve essere confusa con tutte le altre. Non ditemi ciò che mi accadrà domani non vi ascolterò voglio scoprirlo da sola. L’universalità dell’esistenza in SPAZIO EmmE è benedetta e ringraziata, ogni rondine, le miriadi di stelle, la Luna, la nebbia, diventano lo stratagemma che Maria Rosaria rivela per agire in goduriosa relazione con la natura, svelando quale sia la giusta chiave da utilizzare per aprire tutte le proprie serrature. Quanta amarezza occorre supportare per riuscire a manifestarsi nel liberatore del canarino detenuto? Quante odi all’amore ha è dovuta escogitare, per riuscire ad asciugare i dispiaceri che regnano nascosti nel cuore di ognuno? Quanti viaggi nel passato bisogna aver vissuto prima di dichiarare che anche il pianto è amore? Una silloge poetica da gustare con parsimonia, un tuffo nell’acqua cristallina per chi desidera nuotare nella propria possibile e riscoperta bellezza. |