Note: Una fotografia del nostro Paese, dal dopoguerra ad oggi, scattata attraverso il racconto della vita avventurosa e sgangherata del protagonista. Mariano Gentile è un oste di quartiere. A settant’anni suonati, continua a lavorare nel suo locale. Grazie all’esperienza e agli espedienti che pone in campo, Mariano riesce a tirare avanti, mentre molti colleghi giovani e blasonati crollano sotto i colpi della pandemia. Ma la sua non è stata un’esistenza facile. Nato povero in un remoto paese ciociaro, Mariano è stato costretto a trasferirsi a Roma giovanissimo per lavorare ed aiutare la famiglia. Nel tempo, ha costruito un piccolo impero costituito da ristoranti e immobili. Un benessere franato sotto i colpi delle riforme fiscali e di un divorzio disastroso. Allo stesso tempo non ha mai rinunciato a correre la cavallina. Ma è anche finito in coma per un tentativo di rapina. Nonché altre avventure narrate nel romanzo. Il protagonista è inciampato più volte nel suo percorso di vita, ma si è sempre rialzato grazie alla capacità di reinventarsi. Mariano Gentile incarna quell’italianità fatta di creatività, di cialtronaggine, di furbizia e di ingenuità che caratterizza il nostro DNA. |