È possibile somministrare le storie a piccole dosi, quasi che fossero una terapia da assumere giornalmente? L’autrice pensa di sì, riconoscendo al potere dell’immedesimazione un valore catartico. 17 racconti dove osservazione e immaginazione sono impastati per mostrarci qualcosa di noi stessi, origliando nelle vicende degli altri. E così ci si può purificare dalle nevrosi, attraverso gli inciampi di Dante; o dall’incontinenza alimentare con Giacomino; dalla noia di una coppia che viaggia sull’ottovolante della routine matrimoniale, ma anche dalla tentazione del razzismo, pagata cara da Renato, o dall’ombra incombente di una catastrofe ambientale, col mondo che tenta di riemergere a dispetto dell’ottusità del genere umano. Barbara Orlacchio nasce e vive in Campania. Dopo l’esperimento giovanile L’attesa guarigione, la raccolta Storie monodose – 17 racconti è il suo primo prodotto narrativo maturo. In uscita altresì l’albo illustrato Il colore dell’unicità, per TomoloEdiGiò, di cui ha curato la parte testuale.
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