Note: Dalla IV di copertina
E’ un romanzo che vuole farsi interprete del grido di dolore di tutte le mamme che vedono partire i propri figli alla ricerca di una piena realizzazione e del coraggio con cui i giovani affrontano le difficoltà nei mondi lontani in cui si recano.
Attraverso la rivisitazione del mito greco delle stagioni sono narrate le vite parallele di una figlia che, fuggendo da un amore malato, cerca faticosamente di rifarsi una vita a Milano, di una madre che cade in depressione per la separazione dalla figlia e di un padre donnaiolo.
Le vicende dei tre protagonisti si snodano in due ambienti contrapposti: la grande e dinamica Milano con le sue opportunità lavorative, culturali e sociali e la Sicilia con le sue ricchezze umane paesaggistiche e artistiche mortificate nell’entroterra da carenti vie di comunicazione e da una sonnolenta economia.
In una kermesse nei luoghi che ospitarono il tempio di Cerere e che furono teatro dell’”acuto dolore” della dea delle messi, vengono rivalutati i grani antichi di cui la dea era protettrice e l’archetipo di Demetra / Cerere illumina di nuovi significati antiche e moderne separazioni laceranti. |