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SUONATRICE DI THEREMIN. di GIANNI-EMILIO SIMONETTI - DeriveApprodi editore,2007
- Codice prodotto: 256057119771
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- Prezzo: 15,00€
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La suonatrice di theremin. L'insurrezione di Kronshtadt nei ricordi di Anastasija S. musicista e cuoca
di Gianni-Emilio Simonetti
Editore: DeriveApprodi
Collana: Vita activa
Data di Pubblicazione: 15 dicembre 2006
EAN: 9788889969212
ISBN: 8889969210
Pagine: 171
Formato: brossura
Argomenti: Storia d'Europa, Storia postbellica del 20. Secolo: dal 1945 al 2000
Descrizione del libro
Kronshtadt, 1921, Russia. Una rivolta durata appena 18 giorni si chiude nel modo più crudele. L'insurrezione degli anarchici dell'isola del Mar Baltico viene sedata dalle guardie rosse, guidate da Leon Trotzski, a pochi anni di distanza dalla Rivoluzione d'ottobre. Anastasija S. è sopravvissuta a quel massacro e si è rifugiata a Parigi. Dal suo esilio, si dipana il filo di un racconto che si perde nelle mense piene di fumo di marinai vocianti, nelle merende infantili con formaggio bianco e mirtilli consumate sulle scogliere del baltico, nelle strade di Mosca e Pietrogrado. Anastasija S. è una donna sola, esiliata, scampata a una delle disavventure del Novecento. Suona il violino e a Parigi lavora in un ristorante russo. I suoi ricordi riportano in superficie i frammenti di un dolore sopito, tanto più forte quanto causato dalla ferocia di un'armata che si credeva amica. Una quotidianità di piccole cose, preparare un "blinis" o suonare una cracoviana, diventa il modo per elaborare un lutto che, prima di essere personale, è quello di un intero secolo di tragedie.
di Gianni-Emilio Simonetti
Editore: DeriveApprodi
Collana: Vita activa
Data di Pubblicazione: 15 dicembre 2006
EAN: 9788889969212
ISBN: 8889969210
Pagine: 171
Formato: brossura
Argomenti: Storia d'Europa, Storia postbellica del 20. Secolo: dal 1945 al 2000
Descrizione del libro
Kronshtadt, 1921, Russia. Una rivolta durata appena 18 giorni si chiude nel modo più crudele. L'insurrezione degli anarchici dell'isola del Mar Baltico viene sedata dalle guardie rosse, guidate da Leon Trotzski, a pochi anni di distanza dalla Rivoluzione d'ottobre. Anastasija S. è sopravvissuta a quel massacro e si è rifugiata a Parigi. Dal suo esilio, si dipana il filo di un racconto che si perde nelle mense piene di fumo di marinai vocianti, nelle merende infantili con formaggio bianco e mirtilli consumate sulle scogliere del baltico, nelle strade di Mosca e Pietrogrado. Anastasija S. è una donna sola, esiliata, scampata a una delle disavventure del Novecento. Suona il violino e a Parigi lavora in un ristorante russo. I suoi ricordi riportano in superficie i frammenti di un dolore sopito, tanto più forte quanto causato dalla ferocia di un'armata che si credeva amica. Una quotidianità di piccole cose, preparare un "blinis" o suonare una cracoviana, diventa il modo per elaborare un lutto che, prima di essere personale, è quello di un intero secolo di tragedie.
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