Note: La comunicazione attraverso il contatto cutaneo è il più antico mezzo di comunicazione sia inteso in senso antropologico, sia in termini di psicologia dello sviluppo. Ad esempio nei momenti di sofferenza il contatto fisico comunica solidarietà, vicinanza, fratellanza più delle parole ed in modo trans-culturale. Mettiti alla prova: esprimi in termini percentuale quanto ha importanza nella comunicazione dovendo dare per esempio una brutta notizia.... Le parole, la scelta dei termini che utilizzi contano: Come le utilizzi, il tono, il timbro, il volume della voce contano:Come ti muovi, come ti avvicini, come tieni il collo, le mani, come e dove guardi, come atteggi il volto, come sorridi conta: Le ricerche di psicologia affermano che nella comunicazione efficace le parole che utilizzi pesano per il 7%, la modalità di utilizzo delle parole 38%, i movimenti del corpo, o gesti, le posture, pesano per il 55%., noi quindi comunichiamo prevalentemente con il nostro corpo, ossia con l’immagine di noi, che muovendoci diamo agli altri.Nei rapporti amorosi, il contatto corporeo invia messaggi di affetto, di coinvolgimento e di attrazione sessuale; in pubblico, assume il valore comunicativo di segno di legame che individua la coppia medesima in quanto coppia e che segnala il desiderio di essere lasciata sola.Il contatto corporeo può comunicare una relazione di dominanza e di potere: di norma, le persone che occupano una posizione sociale dominante hanno la libertà di toccare coloro che sono in posizione di minor potere.In numerose circostanze il contatto fisico è regolato attraverso rituali che vi attribuiscono uno specifico significato legato al contesto d’uso: pensiamo alla stretta di mano, al saluto militare, allo scambio degli anelli nel rito nuziale.Le tecniche di ornamento e modificazione del corpo sono innumerevoli, dal marchio di Caino, che rappresenta il male, detto anche (il simbolo del male), citato nel Vecchio Testamento, ai tatuaggi sul viso dei Maori (I M257;ori sono un popolo polinesiano, diffuso principalmente in Nuova Zelanda), guardando alla varietà di questi interventi sul corpo appare evidente che le differenti pratiche mostrano poche somiglianze le une con le altre. Per classificarle, gli antropologi usano un metodo che si basa su due fattori: l’oggettività della permanenza (la durata di una decorazione nel tempo) e la variazione strutturale (se, cioè, la parte del corpo che viene abbellita appartiene ai tessuti molli oppure ossei).Dall’incrocio di questi fattori nasce uno schema che racchiude le tante tecniche, antiche e moderne, in quattro differenti tipologie:•- non invasive•- invasive•- temporanee•- permanenti.Tipologie di modificazioni non invasive possono essere le differenti pettinature, le colorazioni delle unghie, le colorazioni della cute, le invasive sono i piercing o i tatuaggi, le temporanee come la ricostruzione delle unghie, le definitive invasive sono le scarificazioni e i tatuaggi. In questa opera noi ci occuperemo dei tatuaggi. |