Note: Intrappolata sotto le macerie. Senza ossigeno, al buio, incapace di muoversi. Così ha vissuto Valentina da quel 14 gennaio, quando tre semplici parole – «Tommaso es muerto» – hanno fatto crollare il mondo sulle sue spalle. Dicono che il tempo sia la miglior medicina, ma staccare i giorni dal calendario non basta per trovare il coraggio di lasciar andare chi ci ha accompagnato per una vita. Rimaniamo sospesi, immobili, in un tempo che passa ma non passa, perché non esiste. Il dolore è un sentimento strano, riesce ad avvicinare persone lontane e a dividerci da chi, condividendolo in egual misura, porta negli occhi la stessa disperazione, impossibile da consolare. Finché non arriva la mano giusta a sollevarci, a liberarci, a farci tornare di nuovo a vivere... Il racconto intenso e commovente dei mesi che hanno seguito la morte del fratello fluisce dalla penna dell’autrice con grande vividezza, regalandoci una straordinaria testimonianza di amore e rinascita. |