Note: Come salvarci dal “welfare west”? La cura è il “welfare di relazione”, di cui sono protagonisti Insieme comuni, aziende, terzo settore, cittadini
“Non ce lo possiamo più permettere”, è il mantra che ripetono da anni gli addetti ai lavori: lo Stato sociale è da smantellare, perché mancano i soldi. Nessuno però ci spiega con chiarezza quanto costa davvero, come funziona e quali tagli sta subendo il welfare. Questo libro avvicina con semplicità il lettore al sistema di welfare italiano -in primis locale- e scopre che “tra il dire e il welfare” esistono buone prassi che vedono insieme protagonisti enti pubblici, aziende, mondo no profit e i cittadini stessi. Storie inedite di welfare responsabile e quotidiano -dal ristorante sociale al mutuo soccorso, dal microcredito alle cooperative antimafia-. Un welfare solidale, che non guarda alla singola prestazione ma al benessere di tutta la società. Scrive nel suo intervento don Giacomo Panizza, anima di Progetto Sud: “Questa è la bellezza di essere cittadini e cittadine, di rinnovarsi come persone che vivono a testa alta, di dare un nuovo senso e una nuova organizzazione alla vita”. Con un’intervista al sociologo Cristiano Gori. |