TRINITY: Il segreto più nascosto - Jacques Vallée -Independently published, 2021
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Codice prodotto: 265946013129
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DISPONIBILITÀ: In Stock
TRINITY: Il segreto più nascosto
Copertina flessibile – 3 luglio 2021
di Jacques Vallée (Autore), Paola Leopizzi Harris (Autore)
Editore: Independently published
ISBN: 9798530813733
Una rivoluzionaria ricerca rivela la prima prova del recupero di un UFO da parte del Governo americano. In base a questo nuovo libro, “TRINITY: il segreto più nascosto”, scritto da due esperti analisti dei modelli globali che si celano dietro i fenomeni UFO, dal 1945, negli Stati Uniti, esistono prove inconfutabili del vero recupero di un velivolo non identificato. La giornalista investigativa italiana Paola Leopizzi Harris e lo scienziato informatico di origini francesi, il dottor Jacques F. Vallée hanno formato una squadra per scoprire i dettagli di uno schianto avvenuto nel Nuovo Messico nel 1945, ben due anni prima del noto incidente a Roswell e del famoso avvistamento fatto dal pilota Kenneth Arnold nel 1947. Dopo anni di svariate indagini sul posto, Harris e Vallée hanno ricostruito le osservazioni storiche di tre testimoni, due dei quali ancora in vita, che hanno descritto per loro le circostanze in cui è avvenuto lo schianto, con preziosi dettagli sul recupero di un veicolo volante quasi intatto e dei suoi occupanti da parte di una sezione distaccata dell’Esercito. Condividendo la loro lunga esperienza nella “ricerca sul campo” a livello mondiale, gli autori hanno documentato gli sforzi fatti passo dopo passo dai militari per rimuovere quell’oggetto, una navicella a forma di avocado e dal peso di diverse tonnellate, dalla proprietà su sui si era andato a schiantare durante un violento temporale. Sorprendentemente, le pubblicazioni in questo campo includono solo poche sfuggenti citazioni a riguardo, e solo un documentario televisivo (straniero) l’ha menzionato, ma della correlazione tra lo schianto di quello straordinario oggetto e l’esplosione della prima bomba atomica a White Sands, a meno di 20 miglia (30 km), non vi è traccia. Harris e Vallée suggeriscono che tale relazione sia significativa per questioni fisiche, geografiche e biologiche, motivazioni che vanno ben oltre le ovvie implicazioni strategiche. I testimoni riuscirono ad osservare non solo il reale schianto dell’oggetto sulla loro proprietà, ma anche ogni singolo sforzo militare per sollevarlo e portarselo via. Temendo gravi ritorsioni, rimasero in silenzio per quasi 60 anni, non rivelando a nessuno ciò che avevano visto e fatto durante quei nove giorni sul luogo dell’incidente mentre era in corso il recupero del velivolo. Una volta inseriti nel contesto storico delle analisi chimiche e fisiche effettuate sui detriti dell’UFO recuperato, un campo in cui Harris e Vallée hanno collaborato a lungo, i dispositivi osservati dai testimoni sollevano un bel numero di importantissime questioni scientifiche. L’Onorevole Paul Hellyer, ex Ministro della Difesa del Canada, ha dichiarato: “Paola Harris e Jacques Vallée hanno impiegato tutti i loro sforzi nella ricerca sul campo nella località di San Antonito. Ora è arrivato il momento che la loro scoperta venga rivelata al mondo.” Per Christopher Mellon, ex Vice Assistente Segretario della Difesa questi dati rappresentano: “un’ulteriore ragione per credere che il nostro governo sia nascondendo prove materiali di tecnologia aliena. Leggete questo libro e se vi convincerà, unitevi ai milioni di altri americano che stanno cercando una risposta precisa e sincera.” E il Professor Paul Hynek ha aggiunto che la ricerca “rivela una nuova storia sugli UFO”. Estratto dal libro: “C’era un temporale il giorno in cui venne giù. Sentimmo qualcosa simile ad un boato sonico e vedemmo del fumo. Saltammo a cavallo. Quella cosa aveva colpito quell’altissima torre, aveva fatto un giro a spirale ed era precipitata su quest’area, schiantandosi al suolo e lasciando un lungo solco sul terreno, lungo quanto un campo da football. I cespugli di salvia bianca presero fuoco. Il punto più vicino a cui arrivammo quel giorno fu di circa 300 piedi (90 m). C’era un buco. Vedemmo dei piccoli uomini che correvano avanti e indietro come in preda al panico. Forse siamo rimasti lì circa un paio d'ore.” Ufficiale José Padilla.