Note: Non sono moltissimi i libri di fotografia subacquea dedicati esclusivamente al Mar Mediterraneo, crocevia di storia e civiltà, ma biologicamente snobbato, perché ritenuto imparagonabile alla bellezza dei tropici. Certamente “Tropico del Mediterraneo” non è la prima pubblicazione che lascia sorpresi, dopo averla sfogliata, per la bellezza delle immagini che rendono giustizia a forme e colori del mare nostrum, ma è senz’altro originalissima per la sua struttura: concepito non in rigidi capitoli o schemi biologici, il libro è un sogno lungo 24 ore che attraversa il mondo sommerso. Si scende, si raggiungono profondità anche rilevanti, si trascorre la notte sulla sabbia che non è affatto un luogo da sbadigli e si risale l’indomani, attraverso incontri con creature bizzarre. Non meno importante il contenuto: le didascalie, invece di riportare dati tecnici ritenuti dall’autore un po’ fini a sé stessi, raccontano aspetti bizzarri delle creature incontrate, curiosità, mitologia e le emozioni provate dal fotografo al momento dell’incontro e dello scatto. Si finisce così col sapere che in mare il mito dell’immortalità è stato già raggiunto, o che le comuni posidonie, erroneamente chiamate “alghe”, sono piante che alla fine del loro ciclo vitale rappresentano una potenziale forma di energia termica – argomento quanto mai attuale. |