Note: L’umorismo è una dimensione fondamentale dell’esistenza umana. Essa appare messa particolarmente a rischio in questa epoca, in cui i conflitti e le tensioni quotidiane, anche su questioni apparentemente futili, corrono il pericolo di radicalizzarsi ed esasperarsi in una bolla di commenti tra chat e social media.
È anche vero che c’è umorismo e umorismo. Parlando di letteratura, ad esempio, cosa differenzia da questo punto di vista Shaw da Chesterton, o Voltaire da Tommaso Moro, o da Cervantes? Quando c’è vero umorismo? E cosa è l’umorismo? P. Ferdinando Castelli, noto scrittore de La Civiltà Cattolica, in un saggio sul «Divino senso dell’humour» pubblicato nella raccolta All’uscita dal tunnel del 2009, spiegava che «l’umorismo implica la capacità di cogliere i lati buffi e contraddittori della vita, ridendone con benevola comprensione»; è una sorta di intelligenza sorridente e paterna «che relativizza e ridimensiona quanto si vorrebbe prendere per assoluto ed eccelso».
E dunque, a propositi di padri, possiamo affermare che anche Dio ha il senso dell’umorismo? Insomma, Dio ride, come suggeriva anche Karl Rahner? Dio, che «ha scelto ciò che nel mondo è stolto per confondere i sapienti» (1 Cor 1, 28), pur essendo eterno e onnipotente si incarna e condivide tutte le miserie dell’umanità. Se l’umorismo si fonda sulla legge del contrasto, allora – scriveva p. Castelli – è evidente che Dio ne «è davvero un maestro insuperabile». Dunque si può affermare che l’umorismo è strettamente legato a un’autentica fede religiosa, senza la quale l’umorismo o non esiste o è un suo sottoprodotto.
P. GianPaolo Salvini su La Civiltà Cattolica poteva affermare a buon titolo che anche la perdita di tante vocazioni, una questione di attualità, in fondo è legata alla mancanza di senso dell’umorismo. «Chi ne è privo – scriveva – prende tutto sul serio e, per ciò stesso, fa diventare ogni cosa molto drammatica; o, anche senza sfociare nel dramma, almeno si complica la vita». Ed è proprio all’ironia intelligente e al gusto per l’arguzia di p. GianPaolo, morto il 21 marzo 2021, che dobbiamo lo spunto per questo nuovo volume della collana Accènti, che gli dedichiamo, con affettuosa riconoscenza.
Il volume include i contributi di Ferdinando Castelli, Giovanni Cucci, Luciano Larivera e Hans Zollner; con una Presentazione firmata dal direttore de La Civiltà Cattolica, Antonio Spadaro.
«Accènti» è la collana monografica digitale curata dalla rivista dei gesuiti, che raccoglie, attraverso parole-chiave ispirate dall’attualità, il patrimonio di contenuti e riflessioni accumulato sin dal 1850 da La Civiltà Cattolica. |