Note:
“Un bottone in eredità” è la seconda prova da scrittrice, di Donatella Scapini Tiberia, dopo “L’ultima spina”.
Il racconto, ambientato nella Francia di metà Ottocento, narra le emozioni e le sorprendenti verità che il giovane e brillante professore Fabian dovrà affrontare dopo la morte della madre. Trovatosi nella stanza misera in cui la donna ha vissuto per buona parte della sua vita, avvolto nei ricordi e preso dai rimorsi per averla lasciata per troppo tempo sola, scopre così di essere il frutto di una violenza da lei subita in una sera fredda, sulle rive della Senna. Solo allora comprende il suo essere cresciuto senza la presenza di un padre. Tra le cose da eliminare per ripulire quella stanza triste ritrova una lettera e un diario, nel quale la madre confida le gioie e le sofferenze fin dalla sua gioventù. Dalla lettera cade un bottone in osso di bufalo americano rimasto nella mano della madre dopo la colluttazione con quell’uomo. La donna affida in eredità al giovane quel prezioso oggetto perché possa infine trovare il suo vero padre. Si metterà così alla ricerca di indizi per conoscerne almeno il nome e il cognome. Quel bottone racchiudeva la risposta alle tante domande. In una storia coinvolgente, in un viaggio indietro nel tempo, alla scoperta di intrighi e passioni tenute celate per anni, Fabian scoprirà che quel bottone, gli avrebbe stravolto la vita |
