Note:
John Shelby Spong, nato nel 1931 a Charlotte (North Carolina), teologo, è stato vescovo episcopaliano di Newark per 24 anni. È uno dei principali portavoce del cristianesimo progressista e autore o coautore di numerosi libri, alcuni dei quali di grande successo. Particolare successo ha avuto il libro che qui presentiamo, accolto da polemiche e discussioni.
«Io credo che Dio sia reale, ma non definisco Dio come un essere sopranaturale… Non credo che Gesù sia entrato in questo mondo attraverso il miracolo di una nascita verginale o che una nascita verginale possa aver luogo al di fuori della mitologia… Non credo che l’esperienza che i cristiani celebrano a Pasqua sia la resurrezione fisica del corpo di Gesù morto da tre giorni… Non credo che Gesù, alla fine del suo soggiorno terreno, sia tornato a Dio ascendendo in senso letterale… Non credo che questo Gesù abbia fondato una Chiesa o che abbia stabilito una gerarchia ecclesiastica iniziata con i dodici apostoli e che perdura fino ai giorni nostri. Non credo che abbia creato i sacramenti come mezzi speciali di grazia o che questi mezzi di grazia siano, o possano essere, in qualche modo controllati dalla Chiesa… Tutte queste cose rappresentano tentativi da parte degli esseri umani di accrescere il potere per se stessi e per la loro particolare istituzione religiosa… Non credo che gli esseri umani siano nati nel peccato… Non credo che le donne siano meno umane o meno sante degli uomini… Non posso immaginare di essere parte di una Chiesa che discrimina le persone gay o lesbiche… Non credo che la Bibbia sia la parola di Dio in un qualche senso letterale… La questione che cerco di sollevare nel libro è la seguente: può una persona onestamente dichiarare di essere cristiana e nello stesso tempo abbandonare, come ho fatto io, molto di ciò che è stato tradizionalmente definito come il contenuto della fede cristiana?» (dalla prefazione di J.S. Spong) |
