Note: Un disegno sulla sabbia di Michele Bonomi suscita l’impressione che sia sfuggito qualcosa alla nostra attenzione, che sotto la disarmante semplicità si nasconda un secondo significato. E in realtà lo scrittore, unendo la dimensione del soggettivo a una narrazione cristallina e lineare, aderisce pienamente all’insegnamento di Calvino che suggeriva, in anni lontani, di “fare il vuoto per ripartire da zero” in opposizione al cosiddetto “riciclaggio delle immagini” caratteristico del Postmoderno. Al centro della narrazione, il tema del viaggio, della “vacanza” intesa come occasione di ricerca di sé e dell’altro, dell’evocazione di ambienti e situazioni dalla geografia mediterranea, al confine tra proiezione soggettiva e realtà, nonché il tema dell’incontro con presenze-fantasmi enigmatici che affiorano dal passato o da una dimensione irreale, in nome di una leggerezza che amalgama perfettamente il piano psicologico a quello realistico descrittivo. |