Note: “Dovrei disprezzarlo, odiarlo. Invece sono qui, buttata sul divano con la speranza che la porta d’ingresso si apra e appaia lui e mi giuri, guardandomi negli occhi, ancora una volta amore eterno”.
Un’immagine ossessionante. Lui e l’altra nel suo letto. Il dolore è acuto, lancinante, rabbioso. La protagonista ripercorre la sua vita alla ricerca di un antidoto che possa lenire quell’angoscia opprimente. Ricompone in una casa fredda e vuota scene vissute, da esaltare o da annientare. “Un giorno ti odierò”… ma quel giorno, forse, non arriverà mai. |