Note: Introduzione
Un uomo vecchio con il cappello è un uomo alla ricerca del proprio destino, che non si rassegna di avere lasciato ad altri il privilegio di scegliere il proprio cammino.
E’ un uomo bello e vitale che attraversa la scena socio politica italiana, dalla seconda metà del novecento, senza mai identificarsi con gli eventi che la vita gli impone e con il mondo reale che lo circonda.
Vive le tappe evolutive, dall’età della contestazione all’età della riflessione e della resa dei conti, sullo sfondo delle mode del suo tempo.
Gli avvenimenti che sconvolgono il Paese, i conflitti e i cambiamenti epocali, lo trovano insofferente, ma più tragicamente, impreparato. La sua indole lo vuole libero da impegni e regole, ma non è un rivoluzionario. Non ha il coraggio di scelte estreme. Subisce passivamente i risvolti della vita, senza entusiasmo, ma sempre con rammarico. Un percorso lungo e inconsapevole che , alla fine, approda in un porto dell’anima sconosciuto.
Alla soglia dei suoi ottant’anni, è un uomo ricco e deluso. Da giovane irrequieto ha vissuto il suo tempo con spirito battagliero, senza un perché. Da vecchio ereditiere fugge dal suo mondo ovattato, alla ricerca di un sogno impossibile, lasciando alle sue spalle una scia di rancori e di risentimenti.
La sua scomparsa si intreccia inesorabilmente con vicende oscure che si snodano fra la spiritualità di un monastero dei benedettini, il fascino di un borgo medievale e l’entroterra siciliano, per approdare nel lontano Sri Lanka.
Una vicenda umana, surreale, che coinvolge investigatori privati, polizia e malavita organizzata.
Un uomo vecchio con il cappello racconta i dubbi, le angosce e le delusioni che ognuno di noi può incrociare nel proprio cammino. Racconta il suo sogno di rivisitare il passato quando, giovane e desiderato, braccava le ore del giorno come se fossero le ultime a morire.
Giuseppe Maria Bellomo |