Note: Essenzialmente due sono le modalità per stimare un bene immobile: valutarlo in sé, considerandolo avulso dal suo proprio contesto, oppure coglierne il valore inquadrandolo nel sistema aziendale, nel quale è inserito e crea valore. Nella prima ipotesi, ogni professionista dell’area tecnica (ingegnere, architetto, geometra, ecc...) assolve egregiamente al proprio compito. Nella seconda ipotesi, invece, il valutatore deve possedere conoscenze economiche, per dimensionare l’espressione di stima in un’ottica allargata e plurale, dove concorrono più variabili, che possono incrementare il valore dell’immobile o, viceversa, ridurlo. Una valutazione stand alone è relativamente semplice, perché fondata, in prevalenza, su prezzature e transazioni, per via comparativa, alla ricerca del più probabile valore di mercato; mentre una valutazione integrata è ben più accurata e articolata, perché declina le fonti e i driver del valore all’interno del complesso aziendale, sovente in combine tra più componenti, che non isolano di certo il valore dell’immobile, ma ne manifestano il profilo in una coordinazione di sistema. Uno sforzo decisamente superiore, che esige un’adeguata professionalità, sia di taglio tecnico che di spessore economico, e che si traduce in una migliore qualità e affidabilità delle risultanze valutative e del giudizio di valore. |