Note: Nel mio infinito cielo di canzoni è il titolo della collana di uno degli artisti italiani più amati di sempre: Antonello Venditti. Un’occasione unica e imperdibile, per ripercorrere l’immenso talento di un indiscusso protagonista del cantautorato italiano, rivivendo le emozioni di un repertorio di canzoni tra i più belli in assoluto e che hanno segnato la memoria collettiva del nostro Paese.
La collana, in edicola ogni settimana a partire dal primo aprile, include tutti i 20 album da studio e 4 live dello straordinario percorso artistico di Venditti, successo dopo successo. L’edizione, in formato maxi Digipack, è impreziosita da un’intervista inedita al cantautore, che in ogni libretto, ci svela aneddoti legati alla nascita di ciascun album. Con la prima uscita in omaggio il cofanetto per raccogliere l’intera discografia.
«Nelle mie canzoni cerco sempre di unire la socialità, cerco di rapportarmi con l’umanità che a volte è complessa – racconta Venditti nell’intervista contenuta nel booklet della prima uscita. – Mi sono sempre rivolto all’umanità che si ritrova in alcune idee, non nelle ideologie. Parto dall’individuo, l’ho sempre fatto. La mia generazione voleva essere partecipe, identificabile in qualcosa…»
Benvenuti in paradiso darà il via alla collana il primo aprile: l’album di maggior successo di Venditti (oltre due milioni di copie vendute), il tredicesimo della sua carriera, uscito nel settembre del 1991 per la Ricordi, segna un legame indissolubile con il suo pubblico, un legame come se ne sono visti pochi altri nella storia della musica italiana. Benvenuti in paradiso è stato registrato nello studio che Venditti aveva fatto da poco costruire in casa. Gli otto brani che lo compongono (Benvenuti in paradiso, Alta marea, Noi, Dolce Enrico, Amici mai, Dimmi che credi, In qualche parte del mondo, Raggio di luna) sono l’espressione di un cantautore in stato di grazia e in completa sintonia con il pubblico. È un album pieno di sentimento e decisamente positivo: un lavoro raffinato, con brani molto identitari e con le sue tipiche ballate romantiche, tra cui spicca Alta Marea (cover di Don’t dream it’s over dei Crowded House), il cui successo superò quello dell’originale (è stato realizzato un videoclip per la regia di Stefano Salvati, con una giovanissima sedicenne, Angelina Jolie, all’inizio della carriera hollywoodiana) e un omaggio postumo a Enrico Berlinguer, Dolce Enrico, pieno di tenerezza. Nei crediti del disco, un batterista d’eccezione, Carlo Verdone. |