Note: C’è un criterio a mio parere infallibile per saggiare la verità (autenticità) del personaggio (ma è ciò poi cosa diversa dalla verità-autenticità della narrazione?): e cioè, se il personaggio - quali che siano le virtù di cui si adorna l’identità fittizia che gli è prestata - ci riesce antipatico, se ci sentiamo a disagio in sua compagnia o addirittura non lo sopportiamo, ciò non può essere che a causa del fatto che il personaggio è sbagliato perché irreale... Resta però che dovremmo comunque in qualche modo chiederci - ed è questione del massimo momento - se Varen’ka Olesova - lei (il Personaggio) ci piace o non ci piace, se stiamo volentieri in sua compagnia o a seguirne le ’peste’, se ce ne sentiamo (l’abbiamo detto!) intrigati... Quanto a me, conosco la risposta. Sia detto fra noi, mi sono anche, temo, un poco innamorato... (dalla postfazione di Daniele Morante) |