Note: La casa è considerata il nido in cui l’uomo si è sempre rifugiato, in cui per atavica memoria ci si sente al sicuro, al riparo dalle insidie del mondo. Dalla caverna alla palafitta, fino ad arrivare col passare dei secoli al quarantesimo piano di un grattacielo, è innato nell’uomo il desiderio di vestirsi addosso le quattro mura, il desiderio insomma di liberarsi dalle formalità della vita di relazione per far riemergere nell’intimità della casa la propria personalità. La casa quindi diventa un guscio caldo e accogliente, fatto di sapori, di colori, di forme tutte personali e soggettive... |