Note: l romanzo è denso di vita e d’amore. La vita è quella difficile e tormentata, bella e complicata, di ogni uomo e di ogni tempo. L’amore non è quello romanzesco – pur raccontato in ambienti e periodo che sanno di romanzo classico – ma vitale ed eterno, tragico e gratificante, come quello del teatro greco e della contemporaneità. La scrittura è alta e puntuale, robusta e rigorosa. Fa pensare a prosatori poco pop come Pizzuto e Gadda. Insomma, mi piace molto. È avvincente, emozionante, morbido e penetrante allo stesso tempo. Alcune descrizioni sono strepitose; alcuni momenti sono resi in maniera mirabile: ...andò via camminando sulle nuvole... ...percepiva quella situazione di tristezza che le persone trasmettono alle cose, ai paesaggi che osservano quando sentono di avere assistito a qualcosa di cui non hanno alcuna certezza di ripetizione... ...il vento che soffiava dal mare portava il rumore di una draga che raschiava il fondo della baia, che appariva come una parete macchiata di muffa... E di questi istanti ce ne sono tanti altri. Istanti in cui, in prosa, si esplicita la capacità poetica dell’autore, capace, anche nella sua produzione in versi, di cogliere la bellezza dell’umanità e la sua pochezza insieme, il dolore degli uomini e quello dell’universo. Prof Giovanni Petta |