Note: C’è un “filo rosso” che lega il volto sorridente di Cangrande della Scala al sorriso bonario del vescovo san Zeno, ma anche quello canzonatorio del buon Bertoldo a cui fa da controaltare il paonazzo Papà del Gnoco... È il “filo rosso” della pazzia / follia che però non ha niente a che fare con la malattia mentale, ma è semplicemente una letizia ben espressa dal noto motto dialettale “Veronesi tuti mati!”. Sarà l’aria frizzante che spira dal monte Baldo, saranno i calici di vino trangugiati in grandi quantità o sarà semplicemente che la città, essendo bellissima e vivibilissima, porta a essere lieti e ilari tutti quelli che vi abitano, la visitano e la vivono? Attraverso i testi letterari di Italo Martinelli, noto divulgatore storico e appassionato scrittore di romanzi storici legati alla storia di Verona, si scopriranno trame nascoste e misteriose che uniscono personaggi storici cittadini con eventi caratteristici della scena storica in riva all’Adige. Ai testi si aggiungeranno le gradevolissime fotografie di un veronese doc, Dino Gamba, che con acume e sagacia ha immortalato scorci inediti della città scaligera. |